Sabato 24 h 21.15, Domenica 25 h 17.00-21.15, Lunedì 26 h 21.15 – Febbraio 2024
TRAMA:
Past Lives, film diretto da Celine Song, racconta la storia di Nora e Hae Sung (Moon Seung-ah e Seung Min Yim), due amici d’infanzia molto legati tra loro. I due vengono separati quando la famiglia di Nora decide di emigrare dalla Corea del Sud al Canada e finiscono col perdersi di vista. Crescendo in America, Nora (Greta Lee) riesce a coronare il suo sogno di scrivere per vivere e si trasferisce a New York. Nel frattempo Hae Sung (Teo Yoo) sta svolgendo la leva militare obbligatoria in Corea. Vent’anni dopo i due si incontrano e trascorrono insieme una settimana, durante la quale si ritroveranno ad affrontare nozioni come quella di amore e destino.
Sabato 17 Febbraio h 21.15 – Domenica18 Febbraio h 17.00, 21.15 – anno 2024
TRAMA
La scrittrice tedesca Sandra Voyter sta rilasciando un’intervista nello chalet sulle montagne vicine a Grenoble dove vive insieme al marito Samuel Maleski e al loro figlio non vedente Daniel. La conversazione fra lei e la giovane giornalista divaga, ed è infine interrotta dalla musica a tutto volume suonata da Samuel. Qualche ora dopo Samuel viene trovato morto sul selciato innevato davanti allo chalet: si è gettato o è stato ucciso? Sarà questo il dilemma da risolvere attraverso un’indagine minuziosa e un processo complicato e seguitissimo dai media. Ad assistere Sandra, principale indagata, è l’avvocato Vincent Renzi, suo amico di lunga data, e ciò che emergerà dalle indagini, prima ancora che un verdetto, è il problematico rapporto coniugale fra Sandra e Samuel, che ha trovato il punto di rottura nell’incidente all’origine della cecità di Daniel.
La valutazione delle scelte di Sandra e Samuel diventa talmente divergente da formare due realtà parallele, e in mezzo c’è Daniel, che non può che pagare lo scotto della reciproca cecità fra i suoi genitori. La falsariga lungo la quale si muove la narrazione è quella fra finzione e realtà anche perché Sandra è una scrittrice di successo che attinge al suo privato (e alle idee del marito) con indelicata leggerezza, mentre Samuel vorrebbe esprimersi attraverso la scrittura ma non ne trova il tempo, lo spazio e la determinazione (e forse non ne ha neppure la capacità).
Sabato 10 Febbraio h 21.15 – Domenica11 Febbraio h 17.00, 21.15 – Lunedì 12 Febbraio h 21.15 – anno 2024
TRAMA
Quando Niccolò lascia la moglie Bianca, dopo 18 anni di matrimonio, lei cade dalle nuvole: non si era accorta di nulla, né dell’infelicità del suo compagno di vita, né della sua relazione con un’altra donna. Da quel momento Bianca precipita in uno stato depressivo dal quale cerca di tirarla fuori una psicologa burbera dal cognome importante (si chiama Braibanti, come la vittima di un agghiacciante caso giudiziario), intenta a riportare la sua paziente ad un metro di realtà. Perché Bianca ha attraversato la vita, non solo il suo matrimonio, con eccessiva cautela verso se stessa, con la paura di confrontarsi con le cose che non si ritiene capace di tentare. Così la psicologa le propone un esercizio: fare per dieci minuti una serie di esperienze nuove e così addentrarsi in territori sconosciuti. Bianca, dopo essere stata sospesa dal giornale per cui collaborava, si mette alla prova: al funerale di uno sconosciuto, facendo l’autostop o un po’ di sesso occasionale, persino taccheggiare. Ma l’attende la sfida più grande di tutte: cominciare a fare ciò che non ha mai osato.
Dieci minuti, diretto da Maria Sole Tognazzi e da lei cosceneggiato insieme a Francesca Archibugi, è liberamente ispirato al romanzo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, di cui conserva la componente fortemente autobiografica.
Inizialmente percepiamo il mondo attraverso il punto di vista soggettivo di Bianca, che “non vede e non ascolta”, poi a poco a poco allarghiamo lo sguardo a contemplare la complessità della sua realtà, e soprattutto dei suoi rapporti famigliari: con Niccolò, ma anche con i genitori, con l’amico di sempre e con la sorellastra.
Il film fa riferimento nei dialoghi ad alcune grandi scrittrici – Elsa Morante e Natalia Ginzburg – ma quella di cui è lontano parente potrebbe essere Elena Ferrante, un fantasma ingombrante con il suo “I giorni dell’abbandono” (già diventato un film di Roberto Faenza, con protagonista proprio quella Margherita Buy che qui interpreta la psicologa Braibanti).
Ma della scrittura della Ferrante (o anche della Morante e della Ginzburg) Dieci minuti purtroppo non ha la spietatezza, assestandosi su una corda morbida e gentile: paradossalmente lo strazio della separazione si coglie soprattutto sul volto di Alessandro Tedeschi, che ben interpreta il ruolo di Niccolò.
Barbara Ronchi aggiunge fragilità e dolcezza alla sua Bianca, ma non le è permesso tagliare fino in fondo attraverso il suo dolore, e anche la durezza della psicologa viene contraddetta da una scena finale che di fatto, annulla quello che era stato fino a quel momento un personaggio nuovo: un medico (donna) che affronta i pazienti con piglio quasi aggressivo. E le musiche di Andrea Farri sottolineano troppo incessantemente ogni emozione, come se la regia avesse paura del silenzio che accompagna la solitudine, soprattutto quella non scelta.
Sabato 3 Febbraio h 21.15 – Domenica 4 Febbraio h 17.00, 21.15 – Lunedì 5 Febbraio h 21.15 – anno 2024
TRAMA
Dall’acclamato regista Alexander Payne, The Holdovers – Lezioni di vita racconta la storia di uno scontroso professore (Paul Giamatti) di una scuola privata del New England, che rimane nel campus durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non possono tornare a casa. Alla fine stringe un improbabile legame con uno di loro, un ragazzo strambo e problematico (l’attore emergente Dominic Sessa), e con la cuoca della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in Vietnam (Da’Vine Joy Randolph).
Sabato 27 Gennaio h 21.15 – Domenica 28 Gennaio h 17.00, 21.15 – Lunedì 29 Gennaio h 21.15 – anno 2024
TRAMA
Pare parecchio Parigi, film diretto da Leonardo Pieraccioni, racconta come alcuni fratelli (Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua) decidano di esaudire il desiderio del loro padre (Nino Frassica) anziano e malato, ossia fare un viaggio a Parigi. I tre fratelli, però, non hanno contatti tra loro da ben cinque anni, ma per il bene del genitore faranno finta di partire da Firenze alla volta di Parigi a bordo di un camper, non uscendo mai dai confini di un maneggio per cavalli. Il motivo di questa farsa è perché ai tre è stato proibito dalla struttura in cui è in cura di portare troppo lontano il padre. Quest’avventura, nonostante non si svolga così lontano dall’ospedale, si rivelerà essere una paradossale occasione per far riallacciare i rapporti tra i tre fratelli e cercare di riconciliarsi con il padre. Grazie all’immaginazione faranno un viaggio lungo chilometri e se non possono andare a Parigi, Parigi può andare da loro!
Sabato 20 Gennaio h 21.15 – Domenica 21 Gennaio h 17.00, 21.15 – Lunedì 22 Gennaio h 21.15 – anno 2024
Trama: Perfect Days, il film diretto da Wim Wenders, racconta la storia di Hirayama (Koji Yakusho), un uomo che parla poco, umile ma sereno, che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Hirayama vive in una piccola casa, circondato da piante, e segue un’assidua e tranquilla routine, che gli permette di coltivare le sue passioni: la musica, i libri, la fotografia e gli alberi. Il suo quartiere è pieno di piccoli caffè, frequentati sempre dalle stesse persone ogni giorno, di librerie, che vendono principalmente opere di Patricia Highsmith o romanzi di giovani scrittori giapponesi contemporanei. Hirayama preferisce recarsi a lavoro con il suo minivan, perfettamente equipaggiato di ogni attrezzo per pulire, mentre nelle sue orecchie risuonano i testi dei Rolling Stones, di Patti Smith o di Lou Reed. Attraverso quello che ascolta o legge e le foto che scatta, vengono rivelati la sua storia e il suo passato.
Sabato 13 Gennaio 2024 h 21,15 – Domenica 14 Gennaio h 17,00-21,15 – Lunedì 15 Gennaio 2024 h 21,15
Trama:
50 km all’ora, il film diretto da Fabio De Luigi, racconta la storia di due fratelli (Stefano Accorsi e Fabio De Luigi) che hanno vissuto lontano per molti anni a causa di un rapporto conflittuale. Quando il padre muore, si ritrovano al suo funerale ed è l’occasione per i due di affrontare i demoni del passato. Ritrovano due vecchie moto scassate che si erano costruiti da ragazzini e decidono di fare un viaggio insieme attraverso l’Italia. I giorni trascorsi sulle due ruote aiuteranno i fratelli a chiarire i rancori e ad analizzare il loro rapporto. Un percorso che li riunirà riportandoli a casa…
Sabato 6 Gennaio 2024 h 21,15 – Domenica 7 Gennaio h 17,00-21,15 Lunedì 8 Gennaio 2024 h 21,15
Al Festival di Cannes, dove è stato presentato in concorso il maggio scorso, ha vinto un meritatissimo Premio della Giuria (che, come d’abitudine, il regista non ha ritirato). Agli EFA, ha ottenuto cinque candidature come Miglior film, Miglior sceneggiatura, Miglior regia, Miglior attrice e Miglior attore. Noi, al cinema, Foglie al vento, nuovo capolavoro del finlandese Aki Kaurismäki, lo vedremo a partire dal 21 dicembre, distrubuito da Lucky Red in collaborazione con BIM. Ecco cosa ha detto Aki Kaurismäki di questo suo piccolo, grande film:
La storia raccontata da Kaurismäki in Foglie al vento è quella di due persone sole e alla deriva (Alma Pöysti e Jussi Vatanen, bravissimi) che si incontrano per caso una notte a Helsinki. Un incontro che per loro diventa l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Questo cammino verso un’idea di possibile felicità viene però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi, la propria felicità, la va a cercare.
Ci sono un Lui e una Lei. Non importa come si chiamino: a lungo ignorano persino loro l’una il nome dell’altra. Importa che sono due perdenti, due proletari. Lui fa l’operaio, dorme in una baracca, beve troppo. Lei lavora in un supermercato, ma la licenziano perché si è portata a casa un panino scaduto destinato al cassonetto dei rifiuti. Anche Lui, finirà senza lavoro, colpa dell’alcool. In un modo o nell’altro andranno avanti. Soprattutto, in un modo o nell’altro s’incontreranno, continueranno a incontrarsi grazie al destino, e per colpa del destino saranno destinati a perdersi, ritrovarsi, perdersi ancora. Lui e Lei si muovono in silenzio, con fatica ma determinazione, nel mondo di Aki Kaurismäki, sempre più minimale, sempre più essenziale, sempre più pieno di sentimento.
“Una tragicommedia gentile”, si è detto di questo film. Una gentilezza che si avvicina tanto, tantissimo, alla poesia. La poesia del vivere quotidiano. Una tragicommedia che, inesorabilmente, ti porta a fare il tifo per questa improbabile coppia, così sfortunata e così dignitosa, così provata dalla vita ma così imperturbabile nella sua silenziosa rassegnazione a sopportare ogni colpo inflittole. Un tifo che tiene col fiato sospeso, che ti fa agitare sulla poltrona all’ennesima beffa del caso, nemmeno fossi lì a gridare “Voltati” a Julie Christie nel finale del Dottor Zivago.
Sabato 23 Dicembre h 21.15 – Martedì 26 Dicembre h 17.00 e 21.15 –
Lunedì 1 Gennaio 2024 h 21.15
TRAMA
Aristide è un angelo che lavora in paradiso all’ufficio smistamento preghiere e che ha come sogno quello di entrare a fare parte del coro dell’Altissimo. Proprio durante un’assemblea indetta da Dio, si deve decidere se eliminare l’umanità con un diluvio universale per punirla per la sua scelleratezza oppure mandare sulla Terra un nuovo messia come ultimatum. Si opta per la seconda, ma nessun angelo si propone per il delicato compito; alla fine la scelta cade proprio su Aristide che, una volta fatto il suo dovere, verrà ricompensato da Dio. Aristide quindi deve solo recarsi sul pianeta Terra, scegliere una ragazza e toccarle il grembo per farla restare incinta, ma per una serie di equivoci, dopo una serata a bere al bar,…………………………………………..
Sabato 16 Dicembre h 21.15 – Domenica 17 Dicembre h 17.00 e 21.15 – Lunedì 18 Dicembre h 21.15
TRAMA
Fanny e Jean hanno tutto della coppia ideale: realizzati nella loro vita professionale, vivono in un magnifico appartamento nei quartieri alti di Parigi e sembrano innamorati come il primo giorno. Ma quando Fanny incrocia, per caso, Alain, un ex compagno di liceo, la situazione si capovolge. Si rivedono e si avvicinano molto velocemente. Alain, divenuto scrittore, non fa mistero di essere sempre stato innamorato di lei. Al tempo stesso nelle serate mondane del marito, il quale, nel suo mestiere, «fa diventare più ricche persone già ricche», la donna si trova sempre più a disagio.
Fanny e Alain cominciano così un’intensa relazione extraconiugale, al punto che lei sembra decisa a lasciare il marito. Questi, insospettito da alcuni dettagli, contatta degli investigatori privati per sapere se la consorte ha un amante, venendo confermato nei suoi timori. Così, ingaggia due malavitosi di fiducia per sbarazzarsi di Alain. Dopo l’omicidio Fanny, non reperendo più l’amante e trovandone l’appartamento vuoto, si convince che Alain l’abbia abbandonata per mancanza di coraggio. Si riavvicina al marito, con il quale pensa di mettere al mondo un figlio.
Camille, la madre di Fanny, viene però a sapere di un vecchio collega di Jean trovato morto in circostanze misteriose e, benché la vicenda fosse stata archiviata come suicidio, non riesce a persuadersene. Anche se la figlia non le crede, Camille prova a introdurre in lei questo sospetto, del quale Jean viene a conoscenza, decidendo che ci vuole una nuova vittima per mettersi al riparo da ogni problema. Organizza allora con uno dei malavitosi un “incidente” durante la consueta caccia in campagna.
Mentre Camille e Jean si inoltrano nel bosco, Fanny è dovuta rientrare a Parigi per portare una medicina alla madre. Entrata nell’appartamento dell’ex amante, scopre un suo manoscritto in un cassetto, e capisce che c’è davvero sotto qualcosa di strano, perché Alain non sarebbe mai partito senza l’unico esemplare del suo libro ancora incompiuto. Nel bosco, ormai in luogo isolato, Jean imbraccia il fucile e lo punta verso Camille, ma all’improvviso viene abbattuto da un altro cacciatore, che lo ha scambiato per un animale.