Sabato 2 h 21.15, Domenica 3 h 17.00-21.15, Lunedì 4 h 21.15 -Domenica 10 h 17.00 Marzo 2024
TRAMA
Schermo nero. Rumori. Musica. 1943: una gruppo di giovani adulti e bambini fanno un picnic vicino a un fiume. Deve far caldo. La luce è accecante. La famiglia è quella di Rudolf Hoss (Christian Friedel) e sua moglie Hedwig (Sandra Huller). Coi 5 figli bambini, uno di qualche mese, abitano la villetta con giardino che dà su Auschwitz. Lui ne è il comandante. Ama andare a cavallo al lavoro. La moglie sta a casa coi bambini e i domestici, che vengono dal campo. Come da lì arrivano le pellicce e altri valori di cui lei e le sue amiche si appropriano. Chiacchiera in giardino con la suocera. A un certo punto arriva la madre, che dopo un po’ se ne va perché non sopporta l’odore.
Il marito viene chiamato a Berlino. La moglie ha una crisi isterica e gli chiede di ottenere che almeno lei possa restare lì, coi bambini: in campagna. Da Budapest, sta arrivando un carico di ebrei ungheresi. La soluzione finale, “calcolata in ogni minimo dettaglio costo/beneficio”, va applicata a tutto il sistema lager. Hoss è “perfetto”, per sovrintendere. È lui a suggerire infatti di usare il gas Zyklon B nelle camere a gas: più veloce.